Durante gli scorsi mesi sono stata nominata da 3 blogger per partecipare al Sunshine Blogger Award 2020! Mi sono crogiolata nella gioia di aver ricevuto questa nomination come i veri professionisti per poi accorgermi che il 2020 è finito e sono magicamente approdata al Sunshine Blogger Award 2021!! 🙂

Cos’è il Sunshine Blogger Award

Il Sunshine Blogger Award è una sorta di “catena” – nella concezione più positiva del termine – che si passa da un blogger ad un altro con la modalità del gioco “Ce l’hai”: chi viene nominato ha il compito di rispondere ad alcune domande per far conoscere ai propri lettori qualcosa in più del proprio blog e della propria storia. Infine ogni blogger sceglie, a sua volta, altri colleghi a cui passare il testimone.

Trovo sia un modo splendido e innovativo per condividere non solo i contenuti, ma anche e soprattutto le passioni e i sentimenti di chi sta al timone di un blog. Del resto è proprio questo che ogni lettore va cercando: la persona (con la sua storia e le sue emozioni) che sta dietro alle parole.

Per questo ho abbracciato (con i miei tempi, ma con immenso piacere) questa idea rispondendo alla nomination ricevuta da tre colleghe che seguo e stimo fortemente:

  1. Carlotta di Ciarlygoesaround: io e Carlotta condividiamo l’altezza ( 😉 ) e l’amore per il trekking (per lei soprattutto in Valle d’Aosta). Se io prediligo sole e caldo, lei, al contrario, preferisce neve e temperature rigide. Più la meta è vicina al Circolo Polare Artico e più è contenta;

     

  2. Alice di Thelostbag: ho conosciuto di persona Alice di fronte ad un vassoio di pasticcini nel parco della mia città e non vi nego che è stato amore a prima vista (e non sto parlando dei pasticcini, ma di lei ♥). Anche Alice condivide con me la passione per il trekking, ma la vera bellezza del suo blog è il profondo rispetto che dedica all’ambiente e alle diverse culture. E’ questo il filo conduttore di tutti i suoi contenuti e dei suoi viaggi, sia in Italia che nel mondo;

     

  3. Stefania di Prendereilvolo: Stefania è appassionata di castelli, borghi e storia. Viaggia con il suo compagno Marco e, nonostante sia una piemontese doc, si è trasferita per qualche tempo in Puglia (regione sulla quale ha scritto tantissimo nell’ultimo periodo e che è stata in parte responsabile della nascita della nostra amicizia ♥).

Le domande del Sunshine Blogger Award sono dieci. Essendo stata nominata tre volte, però, le mie saranno un po’ di più 🙂

Sunshine blogger award

Le mie risposte:

  1. Cosa ti ha portato ad aprire un blog di viaggi?
    Era un’idea che mi balenava in testa da tempo immemore. Proprio qualche giorno fa ho trovato un quaderno comprato nell’aprile del 2016. Sulla prima pagina era riportata la frase: “I have a dream“. Io l’ho completata con un coraggioso: “aprire un blog di viaggi“. Ci ho messo SOLO 4 anni a far diventare quel sogno una decisione. 🙂 Se ho trovato il coraggio di fare il grande salto e mettermi in gioco è per un solo motivo. Il viaggio è la mia dimensione da sempre. Sognare viaggi, leggere di viaggi, organizzare viaggi mi rende felice; figuriamoci parlarne a e con qualcuno che ha la mia stessa passione. Et voilà, eccoci qui.

     

  2. Hai mai pensato di fare del travel blogging un lavoro? O è una semplice passione?
    Al momento il travel blogging è una semplice passione. Credo di dover ancora dedicarmi a lungo alla formazione prima di poter anche solo aspirare a farne un lavoro. D’altro canto, amo la mia attuale occupazione: lavoro in un’agenzia di traduzioni e, tramite le lingue e i miei clienti – in maggioranza stranieri, in un certo senso viaggio ogni giorno seduta al desk del mio ufficio.

     

  3. C’è un luogo nel mondo in cui ti senti maggiormente a casa?
    In tutti i paesi caldi e mediterranei. Mi sono sentita a casa in Andalusia, a Lisbona, in Marocco, in Tunisia e in Turchia. Credo che il sole e l’energia di questi posti abbiano un’influenza così positiva sul mio umore da farmi sentire immediatamente serena e al sicuro.

     

    Cappadocia
    Signore tunisine mare
  4. Hai mai vissuto una situazione spiacevole in uno dei tuoi viaggi?
    19 anni, io e la mia migliore amica in vacanza studio ad Heidelberg, Germania. Siamo a lezione di tedesco e, improvvisamente, comincio a sentire dolorini strani al ventre che si trasformano, di lì a breve, in una colica uterina bella e buona. E in due operazioni di rimozione di cisti ovariche a distanza di 7 giorni l’una dall’altra. Entrambe affrontate in un paese straniero in cui ero l’unica della mia famiglia (che mi ha raggiunto dopo pochi giorni) a parlare la lingua dei dottori.

    Come ho affrontato questa situazione spiacevole? Semplicemente maturando. Diventando “grande”, dalla sera alla mattina. La vita mi ha sbattuto in faccia il fatto che nessuno di noi è immortale a prescindere da età, salute e condizioni di vita. Per questo è nostro dovere vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo e godere appieno di tutto ciò che riempie la nostra esistenza, che sia capitato o che ce lo siamo andati a prendere con le unghie e con i denti.

    Ah, da quel momento io e la Germania abbiamo instaurato un rapporto un filino conflittuale 😉

     

  5. Ti trasferiresti mai all’estero? Per lavoro o altre motivazioni… Se si, dove ti piacerebbe andare?
    Per moltissimo tempo ho creduto che il mio futuro fosse quello di vivere a Parma, la città dove sono nata, continuando a viaggiare su e giù per il mondo come hobby. Ultimamente ho cambiato idea. Sarà il periodo incerto che stiamo attraversando, sarà che questi ultimi mesi ci hanno resi tutti più consapevoli della precarietà delle nostre vite, ma sono molto più aperta all’idea di costruire un futuro lontano da qui. O, per lo meno, di provarci. Mi sento più forte e coraggiosa per cui, diversamente dal passato, quella di trasferirmi all’estero è un’opzione che non escludo a priori. Se mi traferissi, sicuramente sarebbe in Tunisia, dove mio marito al momento lavora.

     

    Fiori di gelsomino
    Coppia al mare Tunisia
  6. Qual è il tuo più grande sogno di viaggio?
    I miei più grandi sogni di viaggio sono due: Giordania e Cuba. La prima perché, nonostante sia sempre stata una meta facilmente raggiungibile, è il mio “viaggio che non s’ha da fare“. La prima prenotazione per la Giordania è sfumata a causa di un problema di lavoro della mia compagna di viaggio. La seconda a causa del Covid. I miei amici mi chiedono di rinunciare a questa meta perché temono che alla prossima prenotazione si verifichi un’invasione di cavallette 🙂

    Cuba è il mio grande sogno nel cassetto, il viaggione dall’altro capo del mondo che sogno già da qualche anno, ormai.

     

  7. Sei più tipo da vacanza al mare, escursioni in montagna o visita alle città d’arte? O hai altre preferenze?
    A dire il vero, se si tratta di viaggiare, io sono sempre pronta con la valigia in mano. Diciamo che sicuramente montagna e mare occupano un posto privilegiato nei miei sogni di viaggiatrice.

     

  8. Qual è il viaggio che ti ha regalato più emozioni e che rifaresti altre mille volte?
    Il mio viaggio in Giappone, senza ombra di dubbio. C’è un momento specifico che vince il premio come attimo più emozionante di tutti i miei viaggi e ho l’immensa fortuna di averlo immortalato in una foto. Mi trovavo a Kamakura, una piccola cittadina vicino a Tokyo. Eravamo in un tempio buddista zen, uno dei tantissimi presenti in questa città che è caratterizzata da un’energia potente. Da un angolo del tatami, osservavo lo spazio attorno a me. Una bambina giapponese con un grande fiocco arancione tra i capelli era seduta sui talloni e guardava i suoi genitori a pochi metri da lei. Tutto intorno solo verde, quiete, pace e silenzio. Ho chiuso gli occhi e mi sono sentita, semplicemente, in pace. E grata. Infinitamente grata per aver potuto viaggiare fino lì ed essere in quel tempio, proprio in quel momento, proprio quel giorno.

    Kamakura bambina tempio buddista

     

  9. Quali sono le 3 cose che non possono mai mancare nel tuo bagaglio?
    a. un libro. Adoro leggere e potrei rimanere concentrata per ore senza nemmeno accorgermene. I libri, in viaggio, sono il mio salvavita per le attese più lunghe.
    b. una federa. Questa è una di quelle manie da viaggiatrice che non mi ha mai abbandonata. Ovunque mi trovi, che si tratti di un albergo a 5 stelle o un rifugio di montagna della peggior specie, l’idea di dormire su una federa che profuma di casa mi fa sentire protetta e al sicuro.
    c. Un quaderno e una penna (va beh, così sono 4 cose, ma insomma, mi perdonerete). E’ come se, in viaggio, fossi più vicina alla mia vera essenza. I miei sensi sono acuiti, sono più empatica, ispirata e creativa. Spesso, durante i miei viaggi, sento l’esigenza impellente di trasformare i miei pensieri in parole. Che sia sorseggiando un caffé a Soho, sulla metro a Parigi, su un caicco turco o in un rifugio di montagna mentre fuori nevica, devo avere con me un quaderno e una penna e lasciar fluire su carta quello che ho dentro.

     

  10. Sei mai stato in un posto perché lo avevi visto in un film?
    No, non per un film ma sicuramente per un libro. E ritorniamo, nuovamente, al mio viaggio in Giappone. Il libro “Memorie di una geisha” ha sicuramente acuito la mia curiosità su questa nazione dalla cultura così particolare; poter vedere una vera geisha a Tokyo, poi, è stato un momento che non dimenticherò mai.

    Giappone ciliegio

  11. Come organizzi i tuoi viaggi e come scegli le mete?
    Generalmente scelgo le mete in base a ciò che vedo, leggo o sento attorno a me. Lasciandomi, semplicemente, ispirare. Una delle mie più grandi fortune è quella di essere circondata da viaggiatori (sia nella cerchia familiare che in quella delle mie amicizie). Solitamente, quindi, mi immagino chi tra queste persone potrebbe essere interessata a viaggiare con me e le propongo l’idea. Adoro, poi, dedicarmi anima e corpo all’organizzazione del viaggio spulciando blog, riviste e guide.

     

  12. Qual è stato il tuo viaggio più memorabile?
    Non riesco ad identificarne solo uno; i viaggi che mi hanno cambiata nel profondo sono tre. Il mio Erasmus in Spagna, il mio viaggio post-laurea in Giappone e tutti quelli nella terra di mio marito, la Tunisia.

     

  13. Hai mai avuto incontro che ti ha fatto riflettere o che ha reso il tuo viaggio speciale?
    Sì, mi trovavo ad Auschwitz. Ho parlato della mia visita a questo campo di concentramento in questo articolo. L’incontro che ha reso tutto questo speciale è stato quello con la nostra guida, una donna polacca che ha vissuto il periodo della Guerra sulla propria pelle. Nonostante non si sia mai lasciata andare a giudizi né a racconti di vita privata, la sua testimonianza è stata davvero toccante.

    Auschwitz filo spinato

     

  14. Qual è il piatto più strano assaggiato o mangiato nei tuoi viaggi?
    Più che piatto lo definirei un “atto di coraggio”. 2001, Marocco. Sveglia alle 4 del mattino e partenza in jeep per andare a vedere l’alba nel deserto. Durante il viaggio il nostro autista ci chiede se può fermarsi un secondo in un posto; scende e torna pochi minuti dopo con una ventina di panini a forma di disco (tipici marocchini) che inizia ad infilare compulsivamente in ogni anfratto della jeep (sotto i sedili, di fianco al cambio, nel cruscotto). Per poi offrircene gentilmente un pezzo, che io e mio padre abbiamo accettato e gustato sotto gli occhi allibiti e schifati di mia madre (tutto questo, ovviamente, pre-Covid 🙂 ).

     

  15. Quale definisci il tuo compagno di viaggio inseparabile: trolley o zaino? Perché?
    Assolutamente zaino. La mia natura da trekker non può che condurmi a questa risposta!

     

  16. Quel è il viaggio che ti senti di aver raccontato meglio sul blog?
    Sicuramente la Tunisia. E’ un luogo che amo, sia perché è la terra di mio marito, sia per un trasporto innato verso il mondo arabo. Dopo tanti viaggi qui, sento di poterne parlare con cognizione di causa e, al tempo stesso, con immenso trasporto.

     

  17. Se in questo momento potessi tele trasportarti da qualsiasi parte, dove andresti?
    Bali
    , senza ombra di dubbio. In mezzo a risaie e fiori di frangipane.

     

  18. Sei un viaggiatore da smartphone, da reflex o da entrambi?
    Al momento da smartphone, ma a breve spero anche da Reflex (ho un salvadanaio virtuale su Satispay proprio dedicato a questo acquisto).

     

  19. In viaggio utilizzi app o sei più da cartine e guide cartacee?
    Sono una smanettona (scusate il tecnicismo), quindi assolutamente app. Ne ho a decine tutte dedicate ai viaggi (e comunque non sono mai abbastanza).

     

  20. [domanda specifica di Alice di Thelostbag] Nel tuo blog traspare un profondo amore e rispetto per la natura. Che significato ha per te la montagna?
    Il mio rapporto con la montagna è stato di amore, odio e poi di nuovo amore (ne parlo qui). Ad oggi è il luogo in cui mi sento, in assoluto, più in pace con me stessa: è un tuffo nella mia infanzia (mio padre ci ha sempre portati in montagna da quando io e mio fratello siamo nati) e un posto dove riesco sempre a mettere ordine nei pensieri. Ad oggi, per me, è semplicemente impossibile farne a meno.

    Trekking zaino

Le mie nomination per il Sunshine Blogger Award 2021

  • Valentina civiaggiosu.it
    Vale è una viaggiatrice di pancia e di cuore, proprio come piace a me. Io la adoro e so che sarà lo stesso per voi.
  • Arianna invaligiaconarianna.it
    Viaggiatrice toscana, amante dell’Asia, delle good vibes e della cura di mente e corpo. Un vulcano di positività!
  • Vittoria e Simone provenzanoci.it
    Vittoria e Simone sono viaggiatori curiosi e coraggiosi, che da due sono diventati tre. Amo il fatto che non abbiano considerato la nascita del loro Elio un limite alla loro voglia di viaggiare, bensì il “turbo” (come lo definiscono loro) per la loro fantasia di esploratori!

Sei stato nominato? Ecco le mie domande per te!

  1. Quale mezzo di trasporto prediligi nei tuoi viaggi e perché?
  2. Qual è stato il tuo primo viaggio fuori dall’Italia?
  3. Quale delle popolazioni che hai conosciuto durante i tuoi viaggi ti è rimasta maggiormente nel cuore e perché?
  4. Qual è il prodotto cosmetico senza il quale non potresti vivere in viaggio?
  5. Quale viaggio in Europa consiglieresti a chi non ha mai messo piede fuori dallo stivale?
  6. C’è un viaggio o un paese che ti rimanda a ricordi negativi? Per quale ragione?
  7. Qual è l’ultimo viaggio all’estero che hai fatto prima del Covid?
  8. Quanto è importante per te viaggiare in maniera green?
  9. Quando viaggi in paesi lontani, preferisci trovare i confort ai quali sei abituato a casa o vivere local?
  10. Qual è il cibo migliore che tu abbia mai assaggiato in viaggio?

Ragazzi, ora passo il testimone a voi! Non rompete la catena!

Un abbraccio, viaggiatori ♥