Trekking estivo: da Moena al Rifugio Gardeccia
Il trekking che vi consigliamo oggi si trova in Val di Fassa e parte da Moena per arrivare al Rifugio Gardeccia.
“Ma va’?!” direte voi; ebbene sì, amiamo questa valle profondamente. E l’abbiamo scelta, consapevolmente, come meta per il primo articolo sull’escursionismo invernale e, ora, anche per quello estivo.
Prima di organizzare qualsiasi escursione, vi invitiamo a leggere e prestare estrema attenzione a tutte le raccomandazioni dell’articolo che trovate a questo link.
L’escursione che vi proporremo oggi ha un grande punto a favore: può essere ridotta o allungata a vostro piacimento. Prima di partire con le indicazioni, vi ricordiamo che trovate in fondo alla pagina tutte le informazioni necessarie per programmare questo trekking.
Trekking estivo: da Moena al Rifugio Gardeccia
Partiamo da Moena (m. 1184), più precisamente dalla zona più alta del paese, in corrispondenza con la sede del Centro di Addestramento Alpino della Polizia di Stato. Qui si trovano anche un campo da minigolf ed un’area di sosta per i camper. Imbocchiamo la strada che porta a Soraga. Questo tratto alterna brevi salite a dolci discese e tratti di falsopiano. La strada è in alcuni tratti asfaltata ed in altri sterrata. Si passa addirittura, per brevi pezzi, in mezzo al bosco.
Una volta arrivati a Soraga (m 1270), attraversiamo la statale e prendiamo il percorso del lungofiume: si tratta di una strada in parte asfaltata e in parte sterrata che corre letteralmente a fianco del fiume Avisio e congiunge Soraga con tutti gli altri paesi della Val di Fassa. E’ un percorso interamente in falso piano, per questo ideale per anziani, bambini e frequentata anche dai ciclisti. Attenzione, però, a non sottovalutare un particolare importante: la strada corre spesso esterna rispetto ai boschi. Nelle giornate particolarmente calde e soleggiate, questo potrebbe causarvi una forte disidratazione. Ricordate, quindi, di portare con voi abbondanti scorte di acqua; troverete comunque molte fontane di acqua potabile (e purissima) lungo il percorso, ma meglio avere sempre con sé una bottiglia piena per qualsiasi evenienza.
Dopo circa 6.5 km, arriviamo a Pozza di Fassa (m 1.325). Qui inizia un percorso con un fortissimo dislivello che ci porterà in mezzo al bosco e che terminerà al Rifugio Ciampedie. Dalla rotatoria sulla statale in centro, ci lasciamo l’Hotel 5 stelle Ladinia alla nostra destra e imbocchiamo il sentiero 543B. Continuiamo a salire fino ad intersecare il sentiero 543; rimaniamo su questo sino alla meta finale, ossia al Rifugio Ciampedie (m 1.998). Qui si apre una vallata maestosa con una vista mozzafiato sul complesso del Catinaccio. Attenzione, il dislivello da Pozza di Fassa al Ciampedie è considerevole, pari a circa 750 metri. Una volta arrivati al Rifugio Ciampedie, vale la pena fermarsi per rifocillarsi. La salita è stata davvero dura e abbastanza lunga, quindi ne approfittiamo per fare una piccola sosta e riprendere le energie.
Ci dirigiamo, poi, verso il Rifugio Gardeccia con il sentiero 540. Si tratta di un percorso piacevolissimo in mezzo ai boschi con una pendenza davvero minima. Possiamo usare questo tratto, quindi, per godere del riparo delle piante e defaticare le gambe. Una volta arrivati al Rifugio Gardeccia (m 1949), prendiamoci un po’ di tempo per ammirare la maestosità della Valle del Vajolet.
Per riscendere verso Pozza di Fassa dobbiamo imboccare una strada asfaltata. Quando abbiamo effettuato questa escursione, sussisteva ancora la possibilità di scendere con un pullmino. Vista l’enorme quantità di km percorsi (e di km che ci attendevano) abbiamo optato per questa soluzione. Tuttavia, a seguito di ricerche, abbiamo scoperto che dal 2019 (anno successivo alla nostra escursione), è stato eliminato il servizio navetta dal Rifugio Gardeccia a Pozza di Fassa. Vi consigliamo, quindi, di tenere monitorato il sito della Val di Fassa per sapere se il servizio sarà attivo o meno al momento della vostra escursione.
Una volta arrivati a Pozza di Fassa, riprendiamo il percorso lungo il fiume Avisio in direzione opposta rispetto a quella dell’andata, verso Moena.
Come detto inizialmente, questo percorso offre diverse varianti: potete decidere di partire, per esempio, da una tappa intermedia tra Moena e Pozza (Soraga o Vigo di Fassa). Potreste partire direttamente da Pozza di Fassa, saltando la parte del lungo fiume. Oppure, se il forte dislivello vi spaventa, potreste prendere la funivia che collega Vigo al Rifugio Ciampedie e cominciare da lì il vostro percorso. Se il servizio navetta Rifugio Gardeccia – Pozza dovesse risultare ancora inattivo, potreste tornare dal Rifugio Gardeccia al Rifugio Ciampedie e poi prendere da qui la funivia che vi riporterà a Vigo. Insomma, si tratta davvero di un’escursione adattabile a tutte le esigenze.
Se doveste scegliere di affrontare il nostro stesso percorso (Moena – Pozza – Rifugio Ciampedie – Rifugio Gardeccia – Pozza – Moena), ricordate che si tratta di un’escursione abbastanza complessa, non per la difficoltà di esecuzione, quanto per la sua lunghezza (circa 24 km).
Tutte le informazioni delle schede si riferiscono al percorso così come descritto nell’articolo e da noi affrontato.
Scheda tecnica
Attrezzatura tecnica necessaria | scarponi con suola Vibram, bastoncini |
Livello di difficoltà | media |
Durata | dalle 7 alle 8 ore totali |
Km totali | circa 24 km |
Punto più basso | m. 1.184 |
Punto più alto | m. 1.998 |
Dislivello totale | salita: m. 1.300 discesa: m. 680 |
Scheda informazioni utili
Rischi | Disidratazione, impegno fisico |
Momento migliore dell’anno per partire | Stagione estiva |
Come raggiungere l’attacco del trekking | a piedi / in auto / in funivia (a seconda delle varianti del percorso) |
Dove mangiare | Rifugio Ciampedie (m. 1.998), Rifugio Gardeccia (m. 1.949) Informarsi sempre sull’apertura dei rifugi presso gli uffici turistici |
E ora, un piccolo assaggio dello spettacolo che troverete al Rifugio Ciampedie:
Viva i monti!