Trekking al Monte Molinatico
Siamo di nuovo chiamati a ridurre la nostra socialità. Ci è nuovamente richiesto di calibrare i nostri equilibri. E se c’è una cosa che ho imparato dal primo lockdown (ve ne ho parlato qui) è che, per quanto il mio animo possa essere turbato, la natura mi dona sempre pace. Il luogo dove ho trovato pace, questa volta, è vicino a casa, a Borgotaro, piccolo comune della mia città. E proprio per questo voglio condividere con voi il trekking che ho affrontato la scorsa domenica al Monte Molinatico.
Come arrivare al Monte Molinatico, Borgotaro
Il Monte Molinatico si trova appena sopra Borgotaro, piccolo comune situato nell’Appennino Parmense. Questo paese è raggiungibile da Parma in circa un’oretta di auto tramite l’Autostrada A15 Parma-La Spezia con un’uscita apposita. Una volta qui, seguite le indicazioni per Ostia Parmense e, successivamente, per lo Chalet Molinatico. Qui troverete un ampio parcheggio incustodito in cui lasciare la vostra auto.
Trekking al Monte Molinatico
Il percorso che abbiamo scelto domenica è un vero e proprio anello della lunghezza complessiva di circa 7 km con un dislivello totale di 300 metri. Trattandosi di un anello, siamo partiti, dunque, dallo Chalet del Molinatico e siamo ritornati esattamente nel medesimo punto (senza percorrere mai la stessa strada al contrario).
Piccolo tip: vi consiglio di arrivare la mattina presto e, prima di partire per il vostro trekking, di prenotare un tavolo per pranzo allo Chalet (di cui tornerò a parlarvi dopo).
Guardando lo Chalet, prendiamo il sentiero alla nostra sinistra con indicazione – tra le altre – “Anello del Molinatico” (che dovremo sempre seguire durante tutto il percorso). Facciamo attenzione a non perdere mai di vista i segni del sentiero 369 CAI (striscia rossa e bianca) che sono disseminati in maniera davvero uniforme e continua lungo tutto il percorso.
Il Lago Martino
Dopo qualche decina di minuti di cammino, raggiungiamo il primo punto interessante del nostro trekking: il Lago Martino. Si tratta di un piccolo lago di dimensioni davvero circoscritte. E’, però, anche un punto di pace assoluta. Di silenzio. Di acqua che scorre lenta. Di natura incontaminata. Con i colori dell’autunno, poi, il lago Martino è davvero spettacolare. Prendetevi qualche minuto per godervi questa quiete, come abbiamo fatto noi.
La faggeta
Torniamo ad imboccare il nostro sentiero che si snoda nella faggeta. Il silenzio è assoluto e davvero non sembra che ci troviamo solo a pochi chilometri da un centro abitato. I colori delle foglie che ricoprono il nostro percorso virano continuamente dal rosso all’arancione, in pieno contrasto con il cielo azzurro che spunta da dietro gli alberi di faggio.
Appena dopo il Lago Martino comincia la salita, costante ma assolutamente non impegnativa, che ci porterà fino in cima al Monte Molinatico. Proprio sulla cresta percorriamo, per un breve tratto, il sentiero 00. Impossibile non accorgersi di essere arrivati in vetta per due ragioni: la vista, da qui, è davvero superlativa e domina tutto l’Appennino, sia verso Parma che verso il mare. La seconda ragione è molto meno poetica: il paesaggio è, purtroppo, fortemente deturpato dalla presenza più che massiccia di enormi ripetitori. Proprio per questo, ce ne andiamo velocemente senza fare nemmeno una foto (giurin giurello).
Cominciamo ora la discesa imboccando il sentiero 839B che scende dall’altro versante della montagna. Ritorniamo, lentamente, ad addentrarci nella faggeta che ci accompagnerà per tutto il tragitto (di circa un’oretta) fino allo Chalet.
Altro piccolo tip: nel periodo autunnale e invernale il suolo è completamente ricoperto di foglie che possono rendere il terreno davvero scivoloso. Vi consiglio, a tal proposito, di portare con voi bastoncini o racchette che vi saranno estremamente di aiuto quando affronterete la discesa.
Pranzo allo Chalet del Molinatico
Una volta terminato il percorso, concedetevi un ottimo pranzo allo Chalet del Molinatico. Si tratta di un ristorante con aspetto e menu tipicamente di montagna (tagliatelle, polenta, torte della casa). Sappiate che la zona di Borgotaro è conosciutissima per i suoi squisiti funghi porcini. Sarebbe un vero peccato non assaggiarli una volta qui!
Lo Chalet del Molinatico è molto conosciuto ed apprezzato, soprattutto a pranzo (visto anche il periodo). E’ assolutamente consigliata, quindi, la prenotazione. Se lo Chalet dovesse essere chiuso o non doveste trovare posto, ripiegate sull’Agriturismo Ca’ Bianca a Ostia Parmense (frazione dalla quale passerete in auto ritornando verso l’autostrada). Anche qui il menù è tipicamente di montagna (e la loro bruschetta coi funghi è qualcosa di spaziale!).
Scheda tecnica
Attrezzatura tecnica necessaria | scarponi con suola Vibram, bastoncini |
Livello di difficoltà | bassa |
Durata | dalle 2 alle 3 ore totali |
Km totali | circa 7 km |
Punto più basso | m. 1.239 |
Punto più alto | m. 1.537 |
Dislivello totale | salita: m. 350 discesa: m. 291 |
Scheda informazioni utili
Rischi | Sentiero scivoloso in autunno e inverno a causa del foliage |
Momento migliore dell’anno per partire | Stagione autunnale/primaverile |
Come raggiungere l’attacco del trekking | in auto / (a seconda delle varianti del percorso) |
Dove mangiare | Chalet Molinatico (m. 1.239), Agriturismo Ca’ Bianca (Ostia Parmense) Informarsi sempre preventivamente sull’apertura |
Il nostro trekking sull’Appennino Parmense si conclude qui.
Mi raccomando: ovunque andiate, non dimenticate di rispettare l’ambiente. Siete in montagna quindi evitate urla e schiamazzi, non gettate i vostri rifiuti nell’ambiente e fate in modo che chi passerà dopo di voi trovi un percorso migliore (e non il contrario).
Buon trekking, viaggiatori! ♥
“Viaggiare, per me, significa essere in continuo movimento e godere appieno di ogni respiro. E non potrei mai rinunciare a questa sensazione.”
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[…] Se, invece, siete alla ricerca di un altro percorso in mezzo al foliage (stavolta, però, di una faggeta), allora vi rimando al mio articolo sul percorso del Monte Molinatico! […]