Ciaspolata in Val di Fassa: Ciampedie – Gardeccia
Come promesso, eccoci con la prima escursione della categoria trekking. Quella che il mio papà Walter vi presenta oggi è una ciaspolata in Val di Fassa, più precisamente dal Rifugio Ciampedie al Rifugio Gardeccia. Vi ricordo che trovate in fondo alla pagina le schede con tutte le informazioni necessarie per programmare questa ciaspolata.
Prima di organizzare qualsiasi escursione, vi invito a leggere e prestare estrema attenzione a tutte le raccomandazioni dell’articolo che trovate a questo link.
Ciaspolata in Val di Fassa: Ciampedie – Gardeccia
Introduzione
La nostra escursione invernale con le ciaspole prevede un percorso dal Rifugio Ciampedie (m. 1998) al rifugio Gardeccia (m. 1949); ci troviamo nella parte fassana del gruppo del Catinaccio, accanto ai Dirupi di Larséch. Questo gruppo montuoso è chiamato, in tedesco, “Rosengarten“, termine dal velato significato poetico: la sua traduzione è, letteralmente, “giardino delle rose” e deriva da una delle ragioni per cui il Catinaccio gode di così tanta fama. All’ora dell’alba e del tramonto, infatti, una miriade di tonalità di rosa dipingono le sue pareti in quel fenomeno visivo chiamato “enrosadira” che gli dona un’impareggiabile bellezza. Il punto di arrivo della nostra escursione si trova nella splendida piana di Gardeccia, il cuore del Gruppo Catinaccio, leggermente defilata dalle aeree sciistiche. Nella stagione invernale, questa zona non è servita dalle motoslitte e anche l’apertura dei diversi rifugi non è scontata ma da verificare presso gli uffici turistici. Possiamo dire, dunque, che qui si mantengono intoccate tutte le prerogative di uno straordinario ambiente naturale. Per tutte queste ragioni, questo angolo di paradiso è il luogo ideale per escursioni invernali immerse in uno spettacolo mozzafiato, in assoluta pace e in un contesto ancora vergine.
Percorso
Indossiamo le nostre ciaspole, lasciamo il rifugio Ciampedie e prendiamo il sentiero che si trova tra la seggiovia per Pian de Pecei e il parco giochi. Cominciamo l’escursione in discesa, verso nord, all’interno di un fitto bosco. Il percorso segue un andamento un po’ tortuoso e ripido fino ad arrivare al Pian di Pecei (m. 1810). In questo punto troviamo alcune seggiovie, tra cui quella che riporta al Ciampedie (valutabile per il ritorno). Attraversiamo con estrema attenzione e prudenza una pista da sci e incrociamo il sentiero che sale dalla Val di Fassa. Aggiriamo la stazione della seggiovia Vajolet 2 e prendiamo il sentiero che costeggia, per un certo tratto, il tracciato sciistico.
Proseguiamo, questa volta in salita, lungo la Valle del Vajolet. Arrivati ad un primo bivio, teniamo la sinistra. Il bosco inizia dolcemente a farsi meno fitto per aprirsi del tutto al cospetto del Catinaccio e delle Torri del Vajolet. Il cuore si ferma e raggiunge l’apoteosi, poi, nella piana del Gardeccia, dove si trovano il rifugio omonimo (m. 1949), il Catinaccio, la Stella Alpina e la Baita Enrosadira. Fermiamoci qui e ammiriamo lo spettacolo impareggiabile delle montagne che ci circondano.
Per il ritorno possiamo imboccare il “Sentiero delle Leggende” che ci riporterà al primo bivio. Da lì, il percorso di ritorno sarà esattamente quello dell’andata al contrario. Dal Rifugio Gardeccia parte il sentiero estivo 540 che taglia verso il Ciampedie. E’ vivamente sconsigliato imboccare questa traccia, sia perché attraversa le piste da sci, sia in quanto questi versanti sono soggetti a frequenti valanghe.
Se doveste sentirvi stanchi una volta arrivati a Pian de Pecei, valutate la seggiovia citata in precedenza che riporta direttamente al Ciampedie.
Ricordate sempre di fare attenzione agli orari di chiusura degli impianti.
Scheda tecnica
Attrezzatura tecnica necessaria | ciaspole, bastoncini, ghette, ARVA, pala, sonda |
Livello di difficoltà | facile |
Durata | dalle 4 alle 5 ore totali |
Km totali | 8,5 km |
Punto più basso | m. 1810 |
Punto più alto | m. 1998 |
Dislivello totale | m 500 |
Scheda informazioni utili
Rischi | Valanghe, attraversamento pista da sci |
Momento migliore dell’anno per partire | Stagione invernale |
Come raggiungere l’attacco del trekking | Funivia da Vigo di Fassa |
Dove mangiare | Rifugio Ciampedie (m. 1998), Rifugio Gardeccia (m. 1949), Rifugio Catinaccio (m. 1956) Informarsi sempre sull’apertura dei rifugi presso gli uffici turistici |