Mi siedo sui cuscini a righe blu, rosse e bianche. Nell’aria un delicato profumo di caffè, ciambelle fritte e mare. Lo stesso mare che è laggiù, appena sotto i miei occhi. Abbraccio con lo sguardo la moltitudine di case bianche. Le loro porte e finestre che sembrano opere d’arte dipinte coi colori del cielo. Gli uomini e le donne sorseggiano i loro thé fumando il narghilé. La temperatura è calda ma, complice la brezza marina, qui si trova sempre refrigerio e pace. Sono a Sidi Bou Said, un piccolo paesino ad una ventina di chilometri dal centro di Tunisi. Uno dei miei posti del cuore. Uno dei luoghi più vicini alla mia personalissima idea di paradiso.  Uno di quegli angoli di mondo dove sento che ogni parte del mio essere è in equilibrio con le altre.

Sidi Bou Said

Bere un thé alla menta al Café Sidi Chebaane

Mi trovo, precisamente, al Café Sidi Chebaane (Café des delices). Qui si gode di quello che è, a mio parere, lo scorcio più maestoso e mozzafiato di tutta Sidi Bou Said. Stupendo al tramonto, quando il sole cala proprio sulla baia e una luce dorata e magica ricopre ogni cosa. Incantevole di notte, quando il porto è illuminato e il mare è un lenzuolo nero e silenzioso. Fermatevi qui per sorseggiare un thé alla menta fumando il narghilé (che in arabo si chiama shisha). Il locale è, ahimè, spesso affollato. Ma, fidatevi, vale la pena chiudere un occhio.

Mangiare i bombalouni

Tornando verso la via principale, non dimenticate di mangiare i bombalouni (tipiche ciambelle fritte tunisine): di seguito vi indico qual’è il luogo migliore dove farlo. Scendendo sulla strada principale, lasciandovi il Café Sidi Chebaane alle spalle, troverete sulla vostra destra il Café des Nattes (famoso ritrovo di artisti negli anni Venti). Poco prima, proprio all’angolo, vedrete un piccolo negozietto con cucina fronte strada. L’insegna recita “Bombalouni Sidi Bou Said“; non sarà difficile riconoscerlo, perché si formano sempre nugoli di persone in attesa di gustare queste prelibatezze tunisine.

Comprare i fiori di gelsomino

Se avrete la fortuna di visitare Sidi Bou Said in primavera o in estate, troverete fiori di gelsomino letteralmente ovunque. Non solo. Ad ogni angolo ci saranno ragazzini o signori anziani intenti a venderne i fiori ai passanti, in forma di mini bouquet o di collane da mettere al collo. Fermatevi ad acquistare qualcosa anche voi per qualche centesimo di dinaro, come farebbe un vero local. Da quando ho preso anch’io questa abitudine, il profumo dei fiori di gelsomino rimanda sempre, automaticamente, la mia mente alle calde sere d’estate tunisine passate con il naso all’insù. Il tappeto di stelle che si vede da qui, complice un minor inquinamento luminoso, è qualcosa di indimenticabile.

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Sidi Bou Said
Sidi Bou Said

Fare acquisti al piccolo souk di Sidi Bou Said

Non lasciate Sidi Bou Said senza aver fatto un salto al piccolo souk della paese. Niente a che vedere con quelli della Medina di Tunisi, ma questo ha aspetti positivi. Le bancarelle sono più tranquille, meno caotiche, e potrete fare affari soprattutto per quanto riguarda le ceramiche, i pezzi di artigianato locale e le uccelliere (tipo quella di Iago, il pappagallo di Jasmine nel cartone Disney Aladdin. E non fingete di non aver capito, che lo so che siamo tutti appassionati).

Sidi Bou Said
Sidi Bou Said
Sidi Bou Said

 

Perdersi tra le stradine di Sidi Bou Said

Perdetevi, infine, tra le vie di questo piccolo gioiellino tunisino. Lasciate che il vostro sguardo vaghi tra le strade acciottolate, il bianco delle case, il blu delle porte e delle finestre, il lilla delle bouganville. E che la vostra anima sia cullata dal ritmo lento di questo paesino fuori dal tempo.

Sidi Bou Said

E ora, una piccola curiosità. Sapete che il blu utilizzato qui è diventato una vera e propria sfumatura di colore chiamata “blu Sidi Bou Said”?

Un abbraccio, viaggiatori! ♥