Pioppeti.
Un teatro rovesciato.
Cascine.
Un centro che è un piccolo gioiellino.
Il grande Po.
Una torre civica.
E 6.700 abitanti molto fieri del proprio territorio (anche se non li abbiamo conosciuti tutti e 6.700, il campione era rappresentativo).

Questi gli ingredienti della domenica in visita alla piccola cittadina di Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia, trascorsa insieme alle mie compagne di avventura del progetto Viaggi.Cibo.Emilia!

Eravamo ospiti in questo stupendo borgo in previsione dell’evento che tutti i cittadini di Gualtieri attendono per un anno intero: Viaggio a Gualtieri, una tre giorni di eventi, escursioni, cene, aperitivi, visite guidate, convegni… insomma, il momento giusto per conoscere a fondo uno dei borghi più belli d’Italia vestito a festa.

Cosa fare a Gualtieri in un giorno


Gualtieri è una cittadina a misura d’uomo e di turista: le sue dimensioni ridotte e accoglienti sono ideali per una gita domenicale della durata di un giorno. Qui di seguito vi elenco le tappe del nostro tour, assolutamente replicabili se deciderete di trascorrere una giornata da queste parti.

Il Teatro

Senza ombra di dubbio l’edificio storico che più mi ha colpito durante la nostra visita. Il merito di questa empatia mista a stupore va sicuramente ricondotto a colui che ci ha fatto da Cicerone durante tutta la nostra visita, Gian Luca Torelli, fiero abitante di Gualtieri, guida e bibliotecario, nonché uomo incredibilmente appassionato della propria terra.

Teatro Sociale Gualtieri
Teatro Sociale Gualtieri
Teatro Sociale Gualtieri



E’ stato proprio con parole piene di passione e fierezza che Gian Luca ci ha raccontato la storia di questo luogo, della sua unicità di Teatro rovesciato (in cui gli spettatori si trovano al posto del palco e viceversa) e del commovente destino di queste mura. Il teatro del Palazzo Bentivoglio fu costruito nel 1775 e, dopo continue mutazioni alla sua struttura e alla sua natura, nel 1905 rinacque nel modo più eroico del mondo: per opera e per mano (nel verso senso della parola) dei suoi cittadini. Furono i palchettisti, infatti, vista la mancanza di fondi del Comune, ad occuparsi della ricostruzione e della gestione del Teatro (ormai diventato Sociale). Nel 1979 poi, la storia tornò a ripetersi e fu di nuovo per mano degli abitanti di Gualtieri che il Teatro Sociale venne nuovamente ristrutturato e riaperto nel 2009 con uno spettacolo del Maestro Ezio Bosso (cittadino onorario di Gualtieri, tra l’altro).




Palazzo Bentivoglio e il Salone dei Giganti

Palazzo Bentivoglio, il cui ingresso è situato a lato del Teatro Sociale, domina proprio la Piazza Bentivoglio di Gualtieri. Vedendolo da fuori nella sua estrema semplicità difficilmente si potrebbero indovinare i tesori che, in realtà, sono custoditi al suo interno.

In particolare, il Palazzo presenta alcune sale che ospitano esposizioni permanenti: fra tutte mi hanno colpito maggiormente la Sala di Enea, che corrisponde all’ingresso dell’edificio e che ospita raffigurazioni dell’Eneide, e la Sala di Giove, che ospita decine di quadri di Ligabue (vissuto a lungo proprio qui a Gualtieri).

Infine, la mia sala preferita all’intero di Palazzo Bentivoglio è indubbiamente il Salone dei Giganti. Questa sala è un vero tripudio di colori, dipinti, travi, rappresentazioni che non possono lasciare indifferenti nemmeno un occhio poco ferrato nel campo dell’arte come il mio.

Le decorazioni del Salone dei Giganti sono interamente ad opera di Battistelli, al quale lo stesso Bentivoglio commissionò il lavoro, chiedendogli di rappresentare scene tratte dalla Gerusalemme Liberata di Tasso. Il risultato è a dir poco sorprendente, per non dire mozzafiato.

Torre Civica

La Torre Civica di Gualtieri è sicuramente un luogo da cui godere di una vista esclusiva su Piazza Bentivoglio. Salire alla torre dell’orologio non è sempre possibile, ma vi consiglio comunque di fermarvi al centro della Piazza per ammirare la torre in tutti i suoi 44 metri di altezza, degno simbolo della cittadina.

Il Po e la golena

Passiamo ora alla parte che, sicuramente, in quanto guida ambientale, mi ha maggiormente stupito. Sto parlando dell’ambiente naturale delle rive del Po: nonostante abiti a poche decine di minuti da qui, mai mi sarei aspettata di trovarmi di fronte ad un paesaggio così rigoglioso e ricco di vegetazione. La zona del Po e della golena rappresentano una piccola finestra di verde in mezzo alla Pianura Padana. La vegetazione è, a tratti, perfino selvaggia. I sentieri che percorrono in lungo e in largo la golena, poi, sono perfetti sia per escursioni a piedi che per tragitti in bicicletta (adatti a tutti visto il dislivello nullo).

Sulle rive del Po, poi, troverete vere e proprie palafitte che in origine venivano usate per la pesca e che ora sono rifugi per chi scappa dal caos della città e vuole godersi la pace e il silenzio della natura. Le palafitte, nella loro quasi totalità, sono state ristrutturate e portate a nuova vita dai proprietari che generalmente li utilizzano come pied-à-terre per grigliate e momenti di relax con gli amici.

Durante la nostra breve camminata nella natura rigogliosa delle rive del Po, abbiamo potuto ammirare (anche se da lontano), l’Isola degli Internati, un vero e proprio isolotto (che oggi è diventato, ad onor del vero, una penisola) che originariamente fu ceduto a ex prigionieri della II Guerra Mondiale (da qui il suo nome).

In golena troviamo anche un bosco planiziale chiamato Caldaren: il nome deriva dal termine dialettale “caldaren“, appunto, che indica i secchi tramite i quali si trasportava dal bosco alla fornace l’argilla di cui questo luogo è ricco. Una volta abbandonata la sua natura di cava di argilla, questa terra ha iniziato ad ospitare diverse specie vegetali, con una preponderanza di pioppi neri e bianchi, fino a diventare un vero e proprio bosco di 13 ettari.

Palazzo Greppi

La tappa finale del nostro tour a Gualtieri si trova appena fuori dal centro cittadino, in una frazione chiamata Santa Vittoria. Qui, nel 1769, Greppi decise di far costruire questo edificio di dimensioni enormi e di adibirlo a casa comunale. Mentre il padrone Greppi viveva al centro del Palazzo, i lavoratori impegnati nella coltivazione del riso e di altre colture più particolari (come quella del tabacco e del baco da seta), avevano i loro alloggi ai lati dell’edificio.

Ciò che resta oggi dell’antico Palazzo Greppi è un edificio enorme che ospita una scuola materna, alcuni uffici comunali, residenze private e un magnifico salone centrale che, da solo, giustifica una visita a questo luogo. Dal salone stesso, interamente decorato e caratterizzato da una cupola decorata a trompe l’oeil, si accede ad una balconata dalla quale si gode di una splendida vista sulla chiesa di Santa Vittoria

Il nostro tour per Gualtieri termina qui.

Come vi dicevo, se questo splendido borgo vi ha incuriositi e se voleste ripercorrere le nostre orme, c’è un’occasione stupenda per farlo: Viaggio a Gualtieri si tiene tra poco, dal 16 al 18 settembre! La cittadina si vestirà a festa e darà il meglio di sé con eventi che si rincorreranno nel corso delle tre giornate, per cui vale davvero la pena di non lasciarsi scappare questa opportunità e andare a conoscere questo piccolo gioiellino della bassa reggiana.

Noi ragazze di Viaggi.Cibo.Emilia ci saremo. Sarete dei nostri?