5 cose da fare a Tunisi: un tuffo nella cultura araba
Sono seduta davanti al mio blocco degli appunti e cerco, nella memoria remota e recente, le 5 cose da fare a Tunisi che vorrei consigliarvi in questo articolo. E, automaticamente, sorrido. Mio marito è nato e lavora proprio in provincia di Tunisi; di conseguenza, questa città rappresenta letteralmente, per me, “mon deuxième chez moi“, la mia seconda casa. Qui trascorriamo le ferie ogni estate e, anno dopo anno, ho imparato ad amare questo paese dell’Africa settentrionale e la sua capitale: mi sono cullata al suo ritmo più lento e rilassato, tuffandomi in una cultura e in una religione estremamente diverse dalle mie. Sono scesa a compromessi con le sue caratteristiche più aspre, abbracciandone anche gli spigoli e restandone, a volte, ferita. Amo questa città come si ama una sorella: consapevole dei suoi limiti, senza giudizio, in maniera incondizionata.
Parlare di Tunisi e della Tunisia, oggi, acquisisce una valenza e uno scopo speciali: questa terra paga il prezzo, in termini di turismo ed economia, di anni catastrofici segnati da continui episodi di terrorismo e di una conseguente latente diffidenza da parte dei turisti. Credo che nessun viaggiatore debba mai obbligarsi a partire per una meta dove teme di non sentirsi al sicuro. Spero solo che, dalle mie parole, traspaia l’unicità di questa terra. E che, molto presto, ci sentiremo tutti pronti a tornare ad appoggiare i nostri sguardi sulle meraviglie di cui è ricca. Ecco ciò che, quando sarete pronti, non potrete perdervi a Tunisi e provincia.
5 cose da fare a Tunisi
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visitare i Souk della Medina.
Immaginatevi un delirio. Di strade, persone, colori, gatti, oggetti, cibi, profumi. Chiassoso, caldo, a tratti soffocante, labirintico, invadente, impiccione. Un dedalo confusionario di negozietti rumorosi, di venditori che capiranno la vostra nazionalità solo con uno sguardo, di carretti di acqua fresca, spezie, dolciumi. Un’esplosione di tessuti, pellami, artigianato, borse, bracciali, collane e, mi verrebbe da dire, qualsiasi cosa esistente a questo mondo. Passeggiare e comprare in un souk arabo è un’esperienza da vivere in prima persona almeno una volta nella vita: non ha nulla a che vedere con la nostra idea di mercato, è un concetto parallelo tutto da scoprire. Se volete sapere qualcosa di più dei souk di Tunisi, vi rimando all’articolo dedicato.
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rilassarsi all’hammam.
L’hammam, tipico dei paesi musulmani per ragioni in origine legate alla religione, consiste in un vero e proprio rituale di purificazione e rilassamento del corpo attraverso il vapore. Il cuore di questo percorso, preceduto da diversi altri passaggi, è la stanza del calidarium: solitamente si tratta di una sala interamente piastrellata e riscaldata in cui ci si lava, ci si sciacqua, si chiacchiera con gli altri ospiti o semplicemente ci si rilassa in silenzio. Nella medesima stanza potrete richiedere agli addetti dell’hammam peeling e massaggi con oli essenziali. Ricordate che uomini e donne usufruiscono dell’hammam in locali separati; le strutture più piccole, invece, prevedono fasce orarie diverse a seconda del sesso. Vi consiglio di non sottovalutare la prima volta in un hammam, specialmente se deciderete di viverlo in una struttura per local: è un rituale che scardina alcune delle nostre certezze, come il fatto che la pulizia sia una pratica intima che non si effettua in pubblico, né si delega agli altri. Se desiderate approfondire questo tema, andate a leggere il mio articolo dedicato.
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perdersi nel blu di Sidi Bou Said.
Uno dei miei luoghi preferiti al mondo. Si tratta di un piccolo paesino in provincia di Tunisi: la sua posizione sulla cima di un promontorio gli permette di godere di una vista privilegiata sulla baia. Il punto in cui potrete apprezzare al meglio la visuale è sulla cima della collina, alla fine del centro città, dove le case lasciano il posto ai café: il mio cuore si ferma ogni volta che arrivo qui. Sedetevi a gustare il vostro thé alla menta di fronte a questo spettacolo che vi farà credere di essere arrivati in Paradiso. Perdetevi tra le stradine del piccolo borgo in stile andaluso, lasciate che il bianco e il blu ripetitivo delle case accarezzino i vostri occhi e quietino i vostri sensi. Respirate a pieni polmoni il profumo di gelsomino e di ciambelle (che qui si chiamano bambalouni). Per maggiori notizie su questa perla del Mediterraneo, date un’occhiata al mio articolo dedicato.
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respirare la storia al Museo Nazionale del Bardo.
Il nome di questo museo vi risuonerà tristemente familiare a causa dell’attentato terroristico che qui si è consumato nel marzo del 2015. In realtà, ci sarebbero molte (e più felici) ragioni per ricordarsi di questo luogo: il Bardo vanta la più vasta collezione di mosaici romani a livello internazionale, nonché il primato di più antico museo arabo al mondo. Rimarrete colpiti dal perfetto stato di conservazione dei mosaici e delle opere scultoree che sono ospitate qui. Non dimenticate che Cartagine sorgeva su quello che, oggi, è il Golfo di Tunisi: questi luoghi sono stati la culla dell’Impero Fenicio e Cartaginese e, ancora oggi, la storia si impone prepotentemente sulla cultura moderna. Il mezzo migliore con cui raggiungere il Bardo è il taxi, qui largamente utilizzato da tutta la popolazione con tariffe assolutamente abbordabili. Tenete conto che il Museo si trova a circa 15 minuti di taxi dalla Medina di Tunisi. Per maggiori informazioni, vi rimando al sito ufficiale.
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provare la cucina tunisina.
Più che di un piatto, vorrei parlarvi di un luogo: La Goulette, una cittadina costiera a pochi chilometri da Tunisi. Il lungomare di questo paesino ospita una serie infinita di ristorantini, molti a specialità pesce. Vi potrete togliere la voglia 🙂 Oltre al brik e al cous cous, non perdetevi i dolci tunisini: come in molti paesi arabi, anche qui la pasticceria punta tutto su pistacchio, pasta di mandorle, datteri, miele e acqua di rose. Si tratta di gusti molto differenti da quelli a cui siamo abituati, una vera rivoluzione per le nostre papille gustative. Per provare dolci di qualità (e magari portarne un assaggino anche a casa) vi consiglio le pasticcerie Masmoudi: incapperete in negozi di questo brand ovunque a Tunisi e provincia (perfino nell’aeroporto di Tunis-Carthage). Trovate la lista dei loro punti vendita qui. Per maggiori informazioni sui ristoranti che vi consiglio, fate un salto al mio articolo dedicato.
A quale di queste esperienze non saprete proprio rinunciare nel vostro prossimo viaggio in Tunisia?
Un abbraccio, viaggiatori!
“Viaggiare, per me, significa essere in continuo movimento e godere appieno di ogni respiro. E non potrei mai rinunciare a questa sensazione.”
Silvia
Bello ed interessante. Piacevole da leggere. Riflette l’amore che provi per tuo marito e di conseguenza per il suo paese di origine
Mariem
J’adoreeee ma chère, très bon article, des informations importantes sur la belle Tunisie, tu as écrit cet article et ces mots par Amour et on le sent dans chaque ligne ❤.. sur les photos aussi, surtout la joie dans ton regard, dans tes beaux yeux..
Merci un excellent travail
Je te félicite ma soeur ❤❤❤
Vous êtes toujours les bienvenus dans vitre beau pays 🇹🇳🇹🇳🇹🇳🙏